Ho ricevuto la Manker Quinlan U11 per la recensione da GearBest.
Scatola e Costruzione
La Quinlan U11 arriva in una bella scatolina di cartone, ben protetta con della gomma espansa pretagliata. Dentro la scatola c’è un manuale, clip, lanyard, cavo miro USB oring e torcia .
La versione che ho ricevuto è cool white.
La U11 è una torcia lineare con un pulsante elettronico in testa, alimentata da 1×18650 / 2xCR123. Misura 106×31 mm (25mm diametro corpo torcia), per 80 grammi.
Monta un led XP-L ben centrato in una parabola a leggera buccia d’arancia.
Sulla gomma del pulsante è presente in rilievo il simbolo della casa.
Sotto al pulsante c’è un led blu
Dall’altra parte rispetto al pulsante c’è lo sportello in gomma che copre la microusb che permette la ricarica della 18650 (con una presa del pc, powerbank, accendisigari, ecc ecc). La gomma una volta chiusa non sporge, e rimane in posizione sia perché ha una sporgenza esterna, sia perché non ha una sporgenza interna che si incastra nell foro per la micro usb.
Il tailcap non è piatto, e permette il tailstand. E’ presente il foro per lacciolo.
La Clip, montata a pressione è offre un porto profondo che apprezzo particolarmente: la torcia è ben protetta dai danni, non è visibile e non rischia di scivolare fuori. Grazie al fatto che la clip si posiziona su una superficie incassata, la clip non può nemmeno ruotare. Ho visto che altri utenti l’hanno posizionata sul corpo torcia.
Sul corpo della torcia vi sono due fresate longitudinali su cui sono incisi rispettivamente marca e sigla della torcia, e l’orientamento della battteria e i simboli ROHS, CE… In foto non sono visibili perché ci ho montato sopra la clip. Dall’altro lato è inciso modello e produttore.
Svitando il tailcap, abbiamo filetti anodizzati, con oring.
Sulla torcia sono presenti delle zigrinature, ma non offrono molto grip.
La torcia ha un profilo scavato sui lati e questo permette di aiutare nel grip.
Svitando la ghiera d’acciaio in testa fuoriesce la lente con trattamento AR
E sotto la parabola in alluminio con la sede per l’OR (rimontarla senza pizzicare l’oring è semplicissimo)
Sotto la parabola il pill (svitabile) con avvitata la basetta con l’XP-L. Cavi di generosa sezione.
Al polo positivo c’è una molla. Quindi le batterie a polo posiitivo piatto funzionano.
Segnalo che il corpo torcia è corto e le mie Keppower 3200mAh protette entrano appena e bisogna sforzare leggermente il tailcap per chiuderle. Le varie batterie NCR con guaina trasparente e PCB non fanno fare contatto perché impediscono di avvitare completamente il tailcap.
Interfaccia
E’ al momento dell’accensione che capiamo di cosa è davvero fatta la U11.
L’interfaccia è divisa in due modalità : la modalità normale e quella pro. Per scorrere tra la modalità normale e la modalità pro e viceversa bisogna premere per 10 secondi il pulsante a torcia spenta. La torcia farà 1 click per comunicare l’ingresso in modalità generale, 2 click per comunicare l’ingresso in modalità pro.

La modalità normale è composta da 5 livelli a luce fissa (moonlight – 40 lumens – 180 lumens – 430 lumens – 1050 lumens) e da 3 livelli lampeggianti (strobo, locator e sos).
Da spenta un singolo click accende la torcia la moonlight.
Da spenta un click prolungato accende la torcia all’ultimo livello a luce fissa utilizzato.
Da accesa, ogni click attiva il livello a luce fissa successivo.
A accesa un doppio click attiva le modalità lampeggianti, e potete: scorrere con un singolo click, tornare alle modalità a luce fissa con un doppio click, spegnere la torcia con un click prolungato. La torcia non ha memoria dei livelli lampeggianti.
L’interfaccia pro è fin qui identica a quella normale, ma aggiunge altri livelli una volta scorse le 3 modalità lampeggianti (strobo, locator, sos), abbiamo, in sequenza:
beacon
turbo con stepdown limitato
indicatore dello stato di carica (ogni lampeggio corrisponde al 25% della carica)
programmazione.
La programmazione permette di scegliere uno dei 3 sottolivelli per i livelli: basso medio alto e turbo.
Quando la programmazione si attiva, parte dal livello basso: la torcia si accende per 2 secondi a 40 lumen, poi per 2 secondi a 60 lumen e per due secondi a 80 lumen continuando (40, 60, 80, 40…) finché non selezioniamo uno dei 3 livelli con un click. Tale livello rimane memorizzato come livello basso, e la torcia passa a programmare il livello medio, e così via.
I livelli rimangono programmati per l’uso nell’interfaccia pro e in quella normale.

Ricarica
Quando la torcia è scarica, il led sotto al pulsante si accende in “dragon breath”.
La U11 può ricaricare le celle con la presa micro USB. All’inserimento parte subito la ricarica (se la torcia è accesa, si spegne), e si attiva il dragon breath. Quando la ricarica è completata, il led sotto al pulsante smette di “respirare” e si accende fisso.
La sede per la ricarica non è ampissima, per cui alcuni cavi micro usb non raggiungono il fondo della spina, ma riescono comunque nella ricarica.
Una volta tolto il connettore micro usb, la torcia si riaccende all’ultimo livello utilizzato, anche se la si era messa in carica da spenta.
Beamshot
Livello Turbo3, 1 metro.
La tinta è neutra tendente al freddo. La parte più neutra è quella che contorna lo spot.
L’XP-L nella parabola da un fascio pulito ma con uno spot ben definito e netto che è particolarmente visibile nelle foto sottoesposte.
A causa dell’inquinamento luminoso non riesco a mostrare la luminosità a terra della torcia, comunque lo spill è ampio e riesco a fotografarlo più facilmente quando colpisce il muro.
Output e runtime
Come prima cosa ho iniziato misurando gli output e confrontandoli con quelli dichiarati dalla casa.
Per questo test ho usato una Keeppower 3200mAh protetta. I risultati da me trovati sono praticamente quelli dichiarati dalla casa.
Eccellente la spaziatura dei livelli: dal minimo di 40 lumen, ci sono livelli ben spaziati, per ogni gusto. L’unico “buco†è quello tra il minimo da 40 lumen e il moonlight, da meno di un lumen. Il moonlight non è presente nel grafico perché troppo basso da misurare per il mio setup.
Ho testato il runtime della U11 con delle Keeppower 3200mAh protette, ai 4 livelli turbo e ai 3 livelli hi.
Nel grafico qui sotto ho riportato comunque le curve parziali dei 3 livelli medium e low.
Focus sui 3 turbo programmabili, T1 T2 e T3:
T2 e T3 differiscono per l’output iniziale e, all’unico stepdown, che avviene a 2’, calano assestandosi praticamente sulla stessa potenza di T1.
Il turbo con stepdown limitato, accessibile unicamente nella modalità pro attraverso con il menù dei livelli strobeggianti invece è uguale al T3 inizialmente, ma ha uno stepdown non così marcato.
I livelli high, H1, H2 e H3 sono ben regolati anch essi.
Conclusioni
Mi ero preoccupato un poco all’inizio, visto che ci sono molti passaggi e menù, ma dopo una serata di uso sono riuscito a gestire l’interfaccia senza problemi.
Ho iniziato in modalità generale e poi sono passato alla pro, per poi rimanerci.
Ho dovuto abituarmi anche al pulsante, molto più rumoroso degli altri che ho, e con una corsa maggiore.
Rispetto alla MH20 e ad altre torce, devo prestare più attenzione a non fare due singoli click ravvicinati, in modo che la torcia non li interpreti con un doppio click (e quindi invece di, ad esempio, avanzare di 2 livelli, mi porti sul menù degli strobo). All’inizio ero un po’ infastidito da questo, e poi ho risolto con un piccolo accorgimento: a ogni click sollevo il dito dal pulsante e questo permette, in caso di un secondo click, la frazione di secondo in più che evita di essere riconosciuto come un doppio click.
La U11 è una torcia ben costruita, sia dal punto di vista meccanico che dall’efficienza e la gestione dei livelli.
Io prevalentemente utilizzo i livelli a luce fissa e ho apprezzato i 4 livelli personalizzabili: ben spaziati e regolati, senza stepdown assurdi ma solo quelli indisensabili.
Trovo sempre molto utile la possibilità di accendere la torcia al minimo, purtroppo manca l’accesso diretto al turbo (o comunque un livello ad alta potenza), mentre è presente per lo strobo.
Tuttavia, su questa torcia le funzioni sono un po’ troppe per poterle gestire facilmente con un solo pulsante single stage.
Qualora si voglia modificare uno dei livelli da programmare, è necessario passare per strobo/dragon breath / beacon / turbo / sos e riassistere all’intera programmazione e al menù di lampeggi vari.
Una volta presa la mano bastano pochi secondi per passare attraverso tutti questi livelli, ma sarebbe meglio che ci fosse un modo più semplice e diretto per accedervi.
Anche la presenza del particolare locator respiro di drago e dell’indicatore di batteria a lampeggi, funzioni che reputo utili, sono un surplus ma il fatto che per accedervi bisogna passare per diversi strobo/lampeggi, li rende per me un po’ meno appetibili.
Avete la possibilità , una volta settata la vostra torcia con i livelli che preferite, di tornare in modalità non pro, e di avere quindi pochissimi strobo o livelli ausiliari disponibili; forse questa modalità è più comoda per l’uso EDC.
Peccato per questi difettucci, IMHO perdonabili visto il prezzo, la cui assenza avrebbe reso questa torcia, molto buona, praticamente perfetta.
Ringrazio AntoLed per avermi prestato luxmetro e macchina fotografica































